Introduzione, Claudio Tonzar, direttore scientifico Primo Festival della Psicologia in Friuli Venezia Giulia, Università di Urbino
Sergio Nazzi, responsabile scientifico dell’evento, medico psicoterapeuta
Relazione, Michela Cafazzo, architetto libero professionista, già assegnista di ricerca in composizione architettonica e urbana presso l’Università IUAV di Venezia.
Nel corso della conferenza verrà analizzato e discusso il tema della relazione tra persone e ambiente urbano focalizzando in modo specifico il concetto di città ideale come progetto urbanistico e politico.
a cura di prof.ssa Laura Messina Argenton, Università di Padova
Laura Messina Argenton e Tamara Prest
Tiziano Agostini, Università di Trieste
Laura Messina Argenton, Università di Padova
Tamara Prest, Ricercatrice indipendente
Claudio Tonzar, Università di Urbino
Ian Verstegen, University of Pennsylvania
L’intento di questa breve mostra è di porre in luce affinità tra speculazioni di Leonardo sulla scienza della pittura o aspetti del suo operato artistico e ricerca in psicologia dell’arte e in psicologia della percezione di impronta gestaltista.
La guida prescelta per accompagnare il percorso espositivo è Alberto Argenton, psicologo dell’arte e artista, assieme ai suoi principali maestri d’elezione: Rudolf Arnheim, Paolo Bozzi e Gaetano Kanizsa.
Dopo rapidi e inevitabilmente riduttivi cenni all’immensa opera speculativa e creativa di Leonardo, questi studiosi ci aiuteranno a cogliere il legame tra Leonardo e la psicologia attraverso brevi citazioni dalle loro teorizzazioni o immagini di stimoli adoperati nelle loro ricerche e, nel caso di Argenton, anche immagini della sua produzione artistica.
Accostamenti tra opere di Leonardo e opere di Argenton sono scelte operate a fini esemplificativi di temi comuni o dell’impiego di analoghe strategie rappresentative – preposte a ottenere particolari effetti dinamici ed espressivi e ricorrenti nella produzione artistica di ogni epoca, sia essa figurativa o non mimetica – con consapevolezza del ben diverso prestigio dei due personaggi così come della completa indipendenza del percorso artistico di Argenton.
a cura di Cantiere dei Desideri
Cosa si vede dall’alto di una macchina volante? E qui in basso se alziamo il naso all’insù?
Vediamo dei puntini lontani che sono incollati alla volta celeste o alla terra scura che, in qualunque caso, o si muovono o stanno fermi. E chi sta fermo o ha radici o è un oggetto creato dall’uomo.
A volte invece è semplicemente una persona che sogna…di volare…
Un sogno che è scoperta, conoscenza e stupore.
Il desiderio del superamento dei propri limiti porta a confrontarsi con chi i limiti non se ne è mai imposti: il genio assoluto di Leonardo da Vinci.
Un viaggio fantastico in un mondo speciale in cui tutto è possibile e tutto si realizza, un mondo ideale in cui le differenze non hanno peso…perché volano.
Se è vero, come diceva Leonardo, che una parte ha in sé l’essenza del tutto, allora potrà accadere qualcosa di unico e meraviglioso: sapremo di essere andati oltre, in un luogo altro, diverso, che non si chiama più sogno ma libertà.
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